L'impianto
elettrico
Ti informiamo che gli impianti
elettrici di tutte le unità immobiliari devono essere realizzati
secondo la legge sulla regola dell'arte (Legge 186/68) e
la legge sulla sicurezza degli impianti (Legge 46/90 ed in
ultimo il D.M. 37/08).
Quest'ultima richiama la legge sulla regola dell'arte e
prescrive alle ditte l'abilitazione all'esecuzione degli
impianti, la redazione della dichiarazione di conformità
e ai professionisti la redazione del progetto. |
|
Chi interviene per
lavori e adeguamenti su un impianto elettrico deve rilasciare a fine
lavori un documento chiamato "dichiarazione di conformità" che attesti
di aver eseguito i lavori secondo la normativa vigente. La dichiarazione
di conformità è un documento importante che va conservato ed esibito in
caso di controlli o incidenti.
Salvavita nelle abitazioni.
La legge 46/90 si applica non solo agli impianti condominiali, ma anche
all'impianto elettrico delle singole abitazioni. Queste sono ovviamente
di competenza dei singoli condòmini. In realtà, le tubazioni del
riscaldamento, dell'acqua, del gas e i ferri del cemento armato sono
comuni a tutto 'edificio, così come l'eventuale impianto di terra. Ne
consegue che un guasto a terra in un appartamento sprovvisto di
interruttore differenziale (comunemente chiamato salvavita) può
provocare un pericolo tramite gli elementi metallici suddetti, o lo
stesso impianto di terra, negli altri appartamenti e nei servizi
condominiali, ad esempio a causa di uno scaldacqua o di una lavatrice
difettosi. Sono già accaduti infortuni mortali in situazioni del genere.
L'impianto di terra dell'edificio è comune sia ai servizi condominiali
sia alle abitazioni ed è sicuro soltanto se tutti gli appartamenti sono
protetti con un interruttore differenziale.
L'installatore non può risolvere da solo il problema, perché non può
intervenire sugli impianti dei singoli condòmini. E' un problema di
sicurezza comune, da portare in assemblea condominiale. I singoli
condòmini devono adeguare il proprio impianto a quanto richiesto dalla
legge 46/90 e installare un interruttore differenziale, altrimenti
mettono in pericolo non solo i propri familiari, ma anche gli altri
abitanti dell'edificio; in particolare il pericolo può manifestarsi sui
servizi condominiali di cui l'amministratore è direttamente
responsabile.
Impianto di terra.
L'interruttore differenziale (salvavita) da solo non evita eventuali
responsabilità penali per infortuni dovuti alla mancanza dell'impianto
di terra.
L'impianto di terra dell'edificio va considerato un servizio
condominiale utile per tutti i condomini, i quali hanno a loro volta
l'obbligo di adeguare gli impianti all'interno della propria abitazione.
Il progetto.
Il progetto è obbligatorio, anche quando i servizi condominiali sono
alimentati da più contatori, per l'impianto elettrico alimentato dal
singolo contatore con potenza contrattuale superiore a 6 kW (ascensore
incluso), quando la centrale termica è a gas, se l'autorimessa ha
capacità di parcamento maggiore di nove veicoli o con più di nove box
che non si affacciano su spazio a cielo aperto e se esistono locali per
i quali sussiste pericolo di esplosione o maggior rischio in caso di
incendio (es.: compartimento antincendio di classe uguale o superiore a
30, se l'edificio ha altezza di gronda superiore a 24 m). Della mancanza
di progetto degli impianti condominiali, dove richiesto, è responsabile
non solo l'installatore, ma anche l'amministratore; in caso di
infortunio la responsabilità diventa penale per negligenza e imprudenza.
Ora la realtà impiantistica è cambiata, le norme sono diventate
complesse e difficili; un professionista competente è spesso necessario,
sempre opportuno. La spesa per il professionista è in genere considerata
superflua; se il professionista è bravo costituisce invece un risparmio.
Conclusioni.
Spesso, l'amministratore o il proprietario sono vittime inconsapevoli di
quanti continuano indisturbati a progettare e ad installare gli impianti
elettrici senza conoscere veramente le norme tecniche e di legge, e
rilasciano, su richiesta, false dichiarazioni di conformità. Smascherare
e combattere questi fuorilegge è nell'interesse di tutti, soprattutto
degli amministratori e proprietari, sui quali grava la responsabilità di
garantire la sicurezza altrui.
L'interruttore differenziale o salvavita
Le correnti che
percorrono i conduttori di alimentazione e che entrano ed escono dal
differenziale sono perfettamente uguali, se per difetto di isolamento,
ad esempio in un elettrodomestico, si verifica una dispersione di
corrente, un conduttore di alimentazione è percorso da una corrente
inferiore rispetto all'altro e se la differenza tra le correnti è tale
da superare almeno la metà della corrente nominale di intervento del
differenziale, interviene l'interruttore differenziale che apre il
circuito interrompendo l'alimentazione.
Il differenziale per funzionare deve interrompere l'alimentazione
elettrica quando la corrente di guasto si disperde in un tempo e con un
intensità inferiori a valori prestabiliti, oltre i quali, se la corrente
dovesse percorrere il corpo umano, mancando l'impianto di messa a
terra, si avrebbero effetti fisiologici reversibili (arresto
cardiaco, arresto respiratorio, crampo muscolare) e irreversibili
(fibrillazione cardiaca, arresto respiratorio).
Per provare il differenziale si pigia il tasto di prova, ma è una prova
grossolana per verificare se il meccanismo di sgancio è funzionante.
Da una ricerca svolta dal Politecnico di Torino sull'efficienza di 21147
interruttori differenziali installati nei luoghi più svariati è
risultato che, azionando il tasto di prova, si è individuato che il
24% degli interruttori differenziali sono difettosi.
Il tasto di prova serve per mantenere l'interruttore
differenziale in attività, diversamente l'effetto colla può
compromettere il corretto funzionamento dell'apparecchio rimasto per
lungo tempo inattivo.
Infatti, i differenziali che vengono azionati una volta al mese
presentano un tasso di guasto pari alla metà di quello degli altri
interruttori.
Se l'interruttore differenziale funziona con il tasto di prova vuol dire
che è vivo, ma non è detto che sia in ottima salute.
Nell'impossibilità di stimare sul campo l'effettivo stato di
salute dell'interruttore differenziale se ne può valutare la sua
efficacia solo ai fini della protezione contro i contatti indiretti
insieme con l'impianto di messa a terra.
Link utili sulla sicurezza e sulle
normative:
|